Art All Around – Ornare

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Attraverso una profonda connessione tra design, arte e cultura, Ornare presenta “Art All Around”. Questa iniziativa trasforma gli showroom del marchio in vere e proprie gallerie d’arte viventi, creando un dialogo innovativo tra la diversità dell’arte contemporanea e il design dell’arredamento, che risulta in un’esperienza immersiva che coinvolge il pubblico.

IN TUTTO IL MONDO

Il progetto è attualmente in mostra a San Paolo, Milano, New Jersey, Miami e Palm Beach, con piani di espansione in altre località dove Ornare è presente. Art All Around celebra la molteplicità dei talenti globali attraverso collaborazioni con gallerie di prestigio, raccogliendo espressioni che riflettono la ricchezza delle culture, delle tecniche e dei linguaggi contemporanei. 

San Paolo – Flagship Store

Galleria A Gentil Carioca, propone incontri singolari fra materia e linguaggio. Rodrigo Torres presenta composizioni che giocano sull’ironia e sul quotidiano, come “Chá de Boldo”, una costruzione visiva segnata dalla sottigliezza dell’umorismo, e “Coroninha”, una scultura in ceramica smaltata. Sallisa Rosa propone una cartografia emozionale con ossido di ferro su ceramica e acquerelli su carta 100 % cotone. 

Jarbas Lopes presenta “Pintura Elástica”, tesa da elastici colorati in composizione grafica su superficie rigida, e “Geopaisagem”, in cui frammenti geometrici creano una cartografia immaginaria da elementi in legno. Maria Laet, con la scultura “Cabeça” in bronzo, rivela un ritratto soggettivo, mentre le opere “Recostura” e “Limiar” esplorano interventi pittorici su tessuto, suggerendo passaggi sottili tra visibile e occulto. José Bento, con “Grão Rochinho”, evidenzia rigor tecnico e fluidità naturale della forma in una scultura in legno denso. 

Galleria Luis Maluf presenta opere di Aline Moreno, che usa l’essenza grezza della materia per comporre in legno, pietra e olio su superfici sensoriali. Antônio Bokel indaga le tensioni nella scultura “Quebra Galho”, in cemento e bronzo, che si articolano in resistenza e rottura. 

Bárbara Basseto, con “Farei palavras de outras palavras”, genera un gesto pittorico in olio su tela che si trasforma in un’archeologia del visivo. Janet Vollebregt presenta “Pingente Opala Girassol” e “Spirit House” in quarzo e ottone come amuleti contemporanei. 

Licida Vidal si esprime con forza in “Insularidade Salina”, composta da ceramica, vetro, silicone e acqua di mare, in cui i confini tra naturale e artificiale si dissolvono. Shizue Sakamoto propone una pittura che attraversa il tempo: l’olio su lino rivela atmosfere eteree in cui la densità del gesto contrasta con la leggerezza dei livelli cromatici. 

Galleria Aura presenta le opere di Fernanda Valadares con la serie “Carceri”, realizzata con tecnica dell’incàustica su pannelli di compensato navale. 

Galleria Carbono introduce la creazione di Cecília Walton, che lavora l’interazione fra legno e filo di ottone in un pezzo sospeso tra leggerezza e tensione strutturale. 

Galleria Raquel Arnaud costruisce un percorso di materialità e forma: fra i punti salienti, le opere di Almandrade propongono composizioni geometriche in acciaio corten e legno che sfidano la linearità spaziale. Carlos Nunes presenta una serie di oggetti acromatici con “A Garrafa e o Tijolo”, appositamente tra luce, ombra e superficie. Tuneu esplora il ritmo visivo in ferro, alluminio e acrilico per costruire un linguaggio proprio. 

Contributi individuali, Michelle Rosset invita all’introspezione con la serie “Cartas ao Leitor”, in cui parole e immagini si intrecciano per interrogare le forme di comunicazione. Le sue opere “Pássaro”, “Fita” e “Pictórica” esplorano altre vie espressive. Patricia Carparelli presenta la scultura “Palavra”, dove vetro soffiato e bronzo si fondono in una sospensione fra sogno e forma. Lara Matana, con un approccio ambientale, reinterpreta materiali con “Instantes”, “Sadhana XXVIII” e la serie “Caleidoscópio”, in cui le composizioni rivelano una natura reimmaginata. 

San Paolo – D&D Shopping

Galleria Carbono propone un’immersione visiva con opere che mescolano delicatezza e spirito critico. Dudi Maria Rosa rivela la leggerezza del gesto con un’impressione in inchiostro semipigmentato su carta. Barrão scolpisce in bronzo “Trinca Trio”, un pezzo segnato dall’equilibrio tra organico e geometrico. Felippe Moraes stimola lo sguardo con “Canta Forte”, una stampa lenticolare retroilluminata che crea un gioco ottico. 

In “Flor Rosa”, Amelia Toledo trasforma la sublimazione su metallo in un’esperienza tattile. Janaina Tschape ricama su tessuto di cotone in “Meu Jardim”. Cristina Canale presenta “Mulher Nuvem”, composizione in fine art e collage che dissolve i contorni del corpo nella poesia astratta. 

In “Triplex”, Regina Silveira usa stampa digitale su vetro combinata a un gancio metallico per sfidare i limiti. Paulo Bruscky firma creazioni dotate di forte critica, come “Arte Antiderrapante”, fra timbri e collage in un gioco tra linguaggio e immagine; “Cópia Conforma Original”, serigrafia speculare che interroga l’idea di autorità; e “O mundo foi dedetizado” contra a arte, che si impone per ironia. 

Afonso Torres presenta la scultura “Martelos”, con manici di attrezzo che acquistano intensità pittorica. Roberto Magalhães, in “Objeto Futuro”, esplora la memoria dell’infanzia combinando acrilico e metallo. Jeanete Musatti, con “Som e Movimento”, presenta una sequenza di fotografie incapsulate in acrilico, creando un dialogo fra tempo e forma. 

Fabio Miguez mostra “Três Eclipses”, scultura che unisce legno e acrilico in un gioco di sovrapposizioni cromatiche. Shirley Paes Leme presenta “Aberta para o Mundo”, scultura in bronzo che invita alla riflessione. Felipe Cohen, con la serie “3 Modelos para o Poente”, sintetizza il paesaggio nella sua struttura più elementare. Paulo Pasta mostra una stampa digitale su carta con linee o piani in movimento grazie ai colori. 

Contributi indipendenti Luiz Breseghello propone contrasti tra grezzo e preciso con sculture in acciaio inox e corten, come “Triângulo”, “Cubinho”, “Ora Bolas”, “Totem 3010” e “Composição 3 Cubinhos”. 

Michelle Rosset torna con “Cisão”, opera che trasforma collage in carta in esercizi di frammentazione e reintegrazione. In “Triângulo Duplo” e “Triângulo Duplo Curvo”, sculture in acciaio con vernice automobilistica, l’artista esplora la pulsazione del colore nella geometria. Renato Gosling propone uno sguardo sugli oggetti quotidiani in miniature critiche: “Mini‑Americano”, “Mini‑Americano Verde” e “Mini‑Americano Marrom” invitano a riscoprire il banale come arte. 

Patricia Carparelli torna con acquerelli su carta, “Lírio Laranja” e “Sabiá‑Laranjeira”, opere che indagano la trasparenza della natura e delle sue sfumature. Isabella Despujols presenta “Mistura de Cores”, composizione che intreccia ricamo e pittura acrilica su tela per creare superfici vibranti. Tais Dias Cabral presenta “Cactus” (ceramica a alta temperatura smaltata), “Matriz” e “Junção” (acquerello su carta). 

Milano

Nella seconda edizione del progetto, intitolata Mondi Connessi — Mondi Connessi, riflessione sui rapporti tra natura, tecnologia e creatività, in collaborazione con Galleria Fumagalli e con alcune delle figure più rilevanti della scena artistica italiana. 

Luca Boffi presenta superfici ibride e tattili, in cui semi, terra, cortecce e fiori secchi si integrano a tecniche come resina e tessuto. Opere come Pabbio nemico del manto erboso” e Monochrome” spingono i confini tra naturale e costruito; Vedi tra il mais un campo di coiza” e Miglio bianco pasto di lucre per gli uccelli del campo” esplorano ecosistemi dimenticati; Letame lietto fertilizzare”, A maggio rosso a settembre nero e Memorie di casa, suolo di graniglia e gallina” costituiscono un’archeologia del quotidiano. InAzzurro cielo truciolo per cavalli”, la poetica del colore e della texture suggerisce una topografia immaginaria. 

Mattia Bosco scolpisce pietra, marmo, granito e materiali simili come per estrarne la memoria, rivelando forza e delicatezza del gesto scultoreo. Thorsten Brinkmann trasforma l’ordinario in straordinario attraverso fotografie performative, installazioni e oggetti che reinventano la funzionalità con umorismo; opere come Morique” e Bribel” fanno dell’assurdo un linguaggio. 

Anne & Patrick Poirier conducono lo spettatore in una narrazione visiva con Le journal d’Ulysse”, costruita con acrilico, foglie secche e fiori su carta, che rievochi il mito come memoria sensoriale. Maria Elisabetta Novello utilizza cenere, acrilico e fiori in composizioni come Alberi” e Paesaggi”, riflettendo sul tempo e sul ciclo della trasformazione. 

Fra i punti salienti, la brasiliana Lara Matana presenta creazioni inedite realizzate con materiali Ornare — assi di legno e metalli reinterpretati. Con le opere Escultura Galho” e la serie Prisma”, l’artista costruisce composizioni che dialogano con i valori del marchio, rivelando un linguaggio visivo radicato nel design e ampliato dall’arte. 

New Jersey

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Miami

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